LA TAVOLA OUIJA
La Tavola Ouija, nata come gadget, è uno strumento, con riportate le lettere dell'alfabeto inglese, i numeri da 0 a 9, un "sì" e un "no", un segno grafico che rappresenta l'uscita e tanto altro, che permette il contatto con il mondo dei morti mediante una seduta di due o più persone che tengono ognuna un dito su un oggetto denominato "planchette", ossia una sorta di grosso plettro.
Le anime richiamate muoverebbero la planchette e comunicherebbero con le persone presenti, indicando le lettere sulla tavoletta e componendo parole e frasi di senso compiuto in risposta alle domande a loro poste.
L'uso della tavola Ouija è considerata da occultisti e religiosi una vera e propria seduta spiritica o un contatto demoniaco.
Essa è certamente uno degli oggetti esoterici più conosciuti e usati sia perché vista in pellicole horror, che per il suo essere "user friendly": il funzionamento è intuitivo, non occorre in apparenza alcuna preparazione particolare per cimentarsi nel suo uso e i risultati sono spesso immediati e sorprendenti.
Il fenomeno, oggetto di numerosi studi, ancora oggi si divide fra scettici totali e fautori, completamente attratti dalla sua efficacia e dalla sua pericolosità.
Essa è certamente uno degli oggetti esoterici più conosciuti e usati sia perché vista in pellicole horror, che per il suo essere "user friendly": il funzionamento è intuitivo, non occorre in apparenza alcuna preparazione particolare per cimentarsi nel suo uso e i risultati sono spesso immediati e sorprendenti.
Il fenomeno, oggetto di numerosi studi, ancora oggi si divide fra scettici totali e fautori, completamente attratti dalla sua efficacia e dalla sua pericolosità.
LA STORIA.
La tavoletta fu inventata dagli imprenditori Elijah J. Bond e Charles Kennard, che la misero in commercio ufficialmente il 28 maggio 1890.
L'oggetto prese il nome "Ouija" da William Fuld, un impiegato di Kennard che ne acquistò i diritti.
Il nome deriva dalle parole "Oui" e "Ja", il cui significato è, in entrambi i casi "sì", rispettivamente in francese e tedesco.
Il nome deriva dalle parole "Oui" e "Ja", il cui significato è, in entrambi i casi "sì", rispettivamente in francese e tedesco.
IPOTESI DI UTILIZZO.
C'è chi sostiene che la tavoletta possa effettivamente mettere in contatto con il mondo dei defunti, chi ritiene possa veicolare entità del piano astrale, e qui le opinioni si fanno ancor più variegate, dalle ipotesi relative a larve e bestiacce infestatrici a quelle di veri e propri demoni.
C'è chi invece ancora crede si tratti di suggestione e chi invece ipotizza che il contatto vi sia veramente, ma che possa avvenire, oltre che con spiriti ed entità, anche con il subconscio di persone viventi, in quel momento ignare. Da qui la presenza dell'opzione "vivo" o "morto" presente in alcune varianti.
COME TI UCCIDE.
I fautori della canalizzazione di energie oscure e non controllabili ritengono che la tavoletta sia una vera e propria porta su altri mondi. In più, potrebbe essere una vera e propria trappola, uno specchietto che consentirebbe un subdolo contatto con esseri non precisati. Per questo, l'uso della tavoletta viene generalmente sconsigliato ai semplici curiosi.
Gli esoteristi raccomandano un rituale di purificazione dello strumento e dell'ambiente prima di ogni seduta, la supervisione di un medium esperto e l'approntamento di precise precauzioni rituali. Anche il colore delle candele usate avrebbe il suo ruolo durante la seduta.
Il maggior problema del rito sarebbe che, se non si è a conoscenza del modo corretto per chiuderlo, la presenza manifestatasi potrebbe rimanere nel luogo della seduta e, una volta spezzata la catena di persone partecipanti e rimossi i vincoli rituali, sarebbe libera d'infestare il posto o annidarsi nell'animo di uno dei presenti, senza che questi nemmeno ne siano consapevoli.
I danni causati da uno di questi spiriti potrebbero essere visibili anche nella lunga distanza e manifestarsi in danni psichici, depressione, alterazione della personalità, crisi suicide e omicide o possessione.
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